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Economia Circolare

Le performances di sostenibilità: introduzione alla classificazione di Milano Unica (4)

Questo è il quarto di una serie di 5 articoli che illustrano la classificazione delle performances di sostenibilità dei campioni di tessuti e accessori che saranno esposti nell’area Sostenibilità Creativa FW 24-25. Le performances di sostenibilità sono definite a partire da 5 ambiti valoriali: 1) Climate Action, 2) Chemical Safety, 3) Biodiversity Conservation, 4) Circular Economy, 5) Social Justice.

 

L'economia circolare è definita come un sistema economico progettato per autorigenerarsi, per riutilizzare i materiali nei successivi cicli produttivi, riducendo al minimo gli sprechi. Contrasta con il modello economico lineare del "take-make-dispose" che si basa sull'accessibilità di grandi quantità di risorse materiali ed energia che viene sprecata dopo l'uso.

 

Dei limiti alla crescita e del rischio di esaurimento delle risorse naturali si discute dagli anni ’70, dalla pubblicazione del best seller mondiale “I limiti dello sviluppo” del Club di Roma. L’industria della moda è però stata estranea a queste preoccupazioni fino ad anni recenti. Il primo uso dell’espressione “moda circolare” è del 2014 e solo nel 2017 con il rapporto “A new textiles economy: redesigning fashion’s future” l’interesse verso i modelli di economia circolare per la moda ha, improvvisamente, sollevato l’interesse dei marchi e quello dei policy makers, in particolare nell’Unione Europea. In pochi anni alcuni dei fondamenti dell’economia circolare hanno trovato grande sviluppo, dalla crescita rapida dell’uso di materiali provenienti da riciclo alle norme europee sulla Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) che hanno trasformato la gestione dei rifiuti e del fine vita dei capi di abbigliamento, per proseguire con il boom dei canali di vendita e delle piattaforme dell’abbigliamento “second-hand”. Infine, rientra nella dinamica dello sviluppo dei modelli di business circolari anche il regolamento europeo che è in discussione sull’Eco-design e il Passaporto digitale.

 

In questo contesto di rapido cambiamento, il criterio di selezione adottato da Milano Unica in materia di economia circolare si concentra su 3 ambiti.

  • Gestione responsabile e circolare dei rifiuti tessili
  • Utilizzo di materiali provenienti da riciclo 
  • Pratiche di design per la moda circolare.

 

In linea con questi principi, nel sistema di classificazione di Milano Unica, l’etichetta Circular Economy è attribuita a un campione se dalle dichiarazioni dell’espositore si rilevano la conformità a una o più delle tre categorie sopra indicate. 

 

Ricordiamo infine che la valutazione della rispondenza dei campioni ai criteri di selezione si basa sulle dichiarazioni degli espositori, per le quali è previsto un controllo di coerenza, e una verifica della corretta attribuzione delle etichette di certificazione, se dichiarate dall’espositore.