Sostenibilità

Il nuovo regolamento UE sulla Sicurezza del prodotto (GPSR)

Cosa cambia per la filiera europea della moda

Questo è il primo di una serie di articoli sui regolamenti e direttive che rientrano nella strategia europea per un tessile sostenibile e circolare e che stanno cambiando radicalmente il panorama normativo per la filiera della moda.

 

Dal 13 dicembre 2024 è in vigore il nuovo Regolamento Europeo Generale sulla Sicurezza dei Prodotti (GPSR – Regolamento 2023/988), approvato nel maggio 2023 (qui la guida all’applicazione del regolamento pubblicata dal MIMIT) che aggiorna la precedente direttiva del 2001 (2001/95/CE). Il suo scopo è la “protezione dei consumatori e della loro sicurezza”.

 

L’ambito di applicazione del regolamento

Il regolamento si applica a tutti i prodotti di consumo immessi sul mercato europeo, nuovi, usati, riparati o ricondizionati. È sufficiente che un prodotto sia messo a disposizione, anche online, dei consumatori europei perché rientri nell’ambito di applicazione del regolamento, aumentando così la responsabilità degli operatori di e-commerce. Per i prodotti della moda sono sotto osservazione il rischio di incendio, i rischi tossicologici e quelli meccanici. 

 

Di per sé, il regolamento non è direttamente parte della strategia europea per la sostenibilità e la circolarità e non affronta gli impatti ambientali, ma pone l’attenzione sui rischi per la salute che derivano dall’uso del prodotto direttamente per il consumatore. I rischi tossicologici, tuttavia derivano in gran parte da sostanze chimiche pericolose che sono oggetto anche delle politiche per la sostenibilità. Sono sostanze note come quelle cancerogene, interferenti endocrini, allergenici, con danni potenziali al sistema nervoso, fegato, reni, ipofisi, apparato rinofaringeo e riproduttivo.

Il rischio d’incendio riguarda soprattutto i tessuti leggeri le decorazioni come paillettes.

Infine, per la categoria dell’abbigliamento per bambini sono considerati anche i rischi meccanici, come la presenza di piccole parti staccabili che possono essere ingerite. Sono però inclusi anche articoli che potrebbero essere utilizzati da bambini, anche se non progettati per loro.

 

Cosa Cambia per le Aziende?

I principali requisiti riguardano:

  1. L’obbligo di sicurezza generale: prodotti non conformi al regolamento non possono più essere immessi sul mercato. 
  2. Due diligence e testing: tutti i produttori sono tenuti a redigere una documentazione tecnica che dimostri la sicurezza dei prodotti, basata su un’analisi dei rischi effettuata internamente dal produttore.
  3. Indicazione di un Punto Unico di Contatto aziendale responsabile della sicurezza del prodotto: che vigilerà sulla sicurezza e sarà l’interfaccia con le autorità e con i consumatori in caso di problemi o reclami. Il riferimento al responsabile dovrà essere riportato sull’etichetta del prodotto. Le imprese dovranno tenere un registro dei reclami ricevuti. Questi requisiti valgono anche per tutti gli operatori extra-UE che vendono sul mercato UE.
  4. Registrazione a Safety Business Gateway (SBG): in caso di ritiro di un prodotto dal mercato per problemi di sicurezza, le imprese devono immediatamente notificarlo alle autorità e ai consumatori tramite un nuovo portale dedicato che sostituisce il vecchio sistema RAPEX di allerta UE.
  5. Fornire in modo chiaro informazioni sulla la sicurezza e l’uso sicuro dei prodotti e degli imballaggi.

 

Controlli e Sanzioni

Le autorità di vigilanza (Dogane, CCIAA, AGCM) effettueranno ispezioni anche su tutti i prodotti importati, basandosi sui sistemi di controllo esistenti, per verificarne la conformità al regolamento. Le imprese non conformi rischiano il ritiro dei prodotti e sanzioni ancora in via di definizione a livello nazionale e che il regolamento indica che dovranno essere "efficaci, proporzionate e dissuasive.

Va infine ricordato che il regolamento è entrato in vigore, ma mancano ancora gli “atti delegati” ovvero gli allegati tecnici che definiscono i requisiti specifici per ciascun settore.