La conservazione della biodiversità
Le performances di sostenibilità: introduzione alla classificazione di Milano Unica (3)
Questo è il terzo di una serie di 5 articoli che illustrano la classificazione delle performances di sostenibilità dei campioni di tessuti e accessori che saranno esposti nell’area Sostenibilità Creativa F/W 24-25. Le performances di sostenibilità sono definite a partire da 5 ambiti valoriali: 1) Climate Action, 2) Chemical Safety, 3) Biodiversity Conservation, 4) Circular Economy, 5) Social Justice.
La Convenzione ONU sulla Diversità Biologica definisce la biodiversità come “la varietà e variabilità degli organismi viventi negli ecosistemi in cui vivono”. La perdita di biodiversità, dunque è la riduzione del numero o della varietà delle specie negli ecosistemi. I principali fattori di perdita di biodiversità sono la distruzione e la degradazione degli ecosistemi. L'industria della moda determina una perdita di biodiversità quando: contribuisce al degrado del suolo in agricoltura e nell’allevamento; alla distruzione dei sistemi forestali; all'inquinamento dei corsi d'acqua o mette in pericolo la sopravvivenza di specie ed essenze naturali.
L’esistenza di ecosistemi sani, funzionanti e ricchi di biodiversità è, d’altro canto, una condizione necessaria per la produzione di molte fibre e materiali utilizzati nell'industria tessile e della moda che provengono dall’ambiente naturale, da coltivazioni, allevamenti e foreste. Per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e il futuro stesso dell’industria che utilizza questi materiali è necessario un impegno dei singoli marchi e delle imprese tessili manifatturiere e dell’insieme della business community tessile della moda. Le imprese della filiera devono garantire che le strategie di approvvigionamento siano orientate alla conservazione della biodiversità e non perdano di vista la connessione tra il rischio della perdita di biodiversità e il rischio di perdita delle fonti di approvvigionamento dei materiali.
Si deve inoltre rafforzare la consapevolezza che la perdita di biodiversità ha un effetto negativo anche sui cambiamenti climatici. La perdita di biodiversità e il cambiamento climatico sono interdipendenti e si rafforzano a vicenda: l'uno accelera l'altro e viceversa. Ad esempio, proteggere le foreste potrebbe aiutare a ridurre le emissioni di gas serra. A sua volta, l'aumento delle temperature globali aumenta il rischio di estinzione delle specie e quindi la perdita di biodiversità.
Il criterio di selezione adottato da Milano Unica in materia di conservazione della biodiversità si concentra su 3 ambiti.
- Utilizzo di materiali provenienti foreste gestite responsabilmente
- Utilizzo di materiali da agricoltura rigenerativa e biologica
- Utilizzo di materiali prodotti senza pratiche crudeli sugli animali e provenienti da sistemi di allevamento sostenibile
In linea con questi principi, nel sistema di classificazione di Milano Unica, l’etichetta Biodiversity Conservation è attribuita a un campione se dalle dichiarazioni dell’espositore si rilevano la conformità a una o più delle tre categorie sopra indicate.
Ricordiamo infine che la valutazione della rispondenza dei campioni ai criteri di selezione si basa sulle dichiarazioni degli espositori, per le quali è previsto un controllo di coerenza, e una verifica della corretta attribuzione delle etichette di certificazione, se dichiarate dall’espositore.