The Experts - Ditta Giovanni Lanfranchi SPA
Le interviste ad esperti del settore su tematiche fondamentali per la filiera
Sostenibilità
"Negli oltre 130 anni di attività abbiamo comunque sempre considerato ugualmente importante, oltre al lato ambientale, anche quello sociale."
GAETANO LANFRANCHI, CEO
Perché è importante investire in ambito sostenibilità?
Ha senso dal punto di vista economico, in quanto permette dei risparmi nel medio lungo periodo ed è ovviamente etico per i riflessi ambientali.
Negli oltre 130 anni di attività abbiamo comunque sempre considerato ugualmente importante, oltre al lato ambientale, anche quello sociale. Nel lontano 1996 abbiamo siglato la nostra prima contrattazione di secondo livello, introducendo sistemi di flessibilità di orario lavorativo all’epoca innovativi, come la Banca delle Ore, e un premio per tutti i dipendenti.
Contrattazione che successivamente ha sostenuto la creazione di un Fondo Mutualistico aziendale, definito i percorsi di re-inserimento delle lavoratrici madri con contratti a part-time, istituito orari plurisettimanali, introdotto il sistema dei permessi solidali e diverse misure a sostegno della famiglia (carrello-spesa, bonus bebè), premi fedeltà e per le migliori invenzioni, microcredito aziendale e un articolato programma di welfare.
Accogliamo volentieri richieste di alternanza scuola-lavoro, collaboriamo con gli istituti di formazione tecnica, diamo la possibilità agli studenti di moda di mettersi alla prova per vincere campagne-premio.
Come è impegnata la vostra azienda per la riduzione dell'impatto ambientale della produzione?
Le nostre pratiche industriali, che oggi definiremmo sostenibili, sono infatti da decenni orientate alla riduzione degli scarti e alla loro valorizzazione.
Gli sfridi di tranciatura, le materozze di fusione, le lampo in metallo sono da anni cedute a operatori specializzati che le possono utilizzare come materia prima.
I CICLI PRODUTTIVI DEI METALLI DA NOI UTILIZZATI PREVEDONO L’UTILIZZO DI MATERIA PRIMA SECONDARIA (DA RICICLO)
Infatti, i cicli produttivi dei metalli da noi utilizzati, quali acciaio, zama e ottone, prevedono l’utilizzo di materia prima secondaria (da riciclo) rispettivamente per l’85%, il 60% e il 50%.
Le materozze di stampaggio plastica sono normalmente riutilizzate nel nostro ciclo di produzione.
Gli scarti di tessitura vengono utilizzati dai cascamifici per la realizzazione di stracci.
Proprio il nostro impianto di tessitura (oltre cento telai e decine di macchine spiralatrici e cucitrici) è da dieci anni completamente alimentato da pannelli solari.
I nostri stabilimenti sono illuminati da lampade innovative a basso consumo energetico, i nostri uffici termicamente coibentati, il riscaldamento è ottenuto con caldaie a condensazione, tutto questo per minimizzare i consumi energetici.
Quali sono i vostri progetti in ambito sostenibilità per il prossimo periodo?
Riuscire a ridurre ancora ulteriormente il consumo e lo smaltimento di acqua nonostante le nuove tecnologie ci abbiano permesso, nel nuovo impianto di galvanica, di raddoppiare la capacità produttiva, riducendo del 30% il consumo di acqua e del 35% l’acqua scaricata in fognatura.
Acqua che viene annualmente analizzata secondo il protocollo DETOX di Greenpeace annualmente e di cui pubblichiamo anche i risultati.
Da un anno abbiamo rinnovato il parco macchine di tintoria, che ci hanno permesso di ridurre ancora del 65% il consumo di acqua, del 55% i prodotti chimici, del 10% i tempi-ciclo, del 50% il vapore utilizzato e del 65% il refluo.